Gli acquisti di libri nell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy

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Gli acquisti di libri nell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy

I libri sono la terza categoria più acquistata tra le 12 censite nell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy. Nel 2022 il 48,3% degli italiani ha acquistato libri nel canale fisico o in quello digitale. Vediamo con quali modalità.

Dove si comprano i libri, secondo i dati GS1 Italy

Il primo canale per questo tipo di articoli oggi sono i grandi marketplace digitali: il 60% degli acquirenti fa shopping online su questo tipo di negozi. Non esclusivamente, infatti la libreria rimane il riferimento più importante nel canale fisico per il 46,8% degli acquirenti, seguito dal sito eCommerce della libreria (il negozio specializzato per la categoria), e con valori sotto il 10% per i supermercati e i discount.

I libri venivano acquistati molto in rete anche prima della pandemia, e non sono un bene di prima necessità come il cibo, quindi il 71% degli intervistati per l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy dichiara di non aver cambiato le proprie abitudini di acquisto, e gli spostamenti rispetto alla fedeltà a un’insegna sono nell’rdine del 2%. I numeri registrano comunque un 10,4% che dichiara di aver cominciato ad acquistare online post pandemia, e un 14,9% che dichiara di aver incrementato i propri acquisti online.

L’appeal della gdo e del canale fisico

libri GS1 ItalyI supermercati più grandi hanno sempre un’area dedicata alla lettura, alcuni anche con i quotidiani, spesso con un’offerta dedicata ai classici e alle uscite più recenti e pubblicizzate. Nell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy la motivazione all’acquisto di libri in questo canale (supermercati e ipermercati) nasce principalmente da un tema di prezzo e risparmio tempo: prezzi bassi, promozioni, rapidità con la spesa alimentare. Le domande poste da GS1 Italy e più focalizzate sull’assortimento sono in secondo piano nelle motivazioni dei clienti, ma comunque il 14,9% dichiara di trovare tutto ciò che gli serve e il 10,6% di avere possibilità di scelta. Quindi si può dire che non essendo il focus del supermercato, il reparto comunque è di soddisfazione per alcuni clienti.

libri GS1 ItalyL’assortimento nei discount è ancora più essenziale, ma anche molto mirato, come sempre avviene per il non food: motivi stagionali, temi specifici (per esempio, gli animali da compagnia). Pur con percentuali ridotte, si vendono libri anche qui e a giudicare dalle motivazioni, che spaziano dal prezzo all’offerta corretta, i clienti sono soddisfatti.

La libreria, luogo d’elezione per l’appassionato di lettura non occasionale, vince non a caso su due aspetti che in tutte le altre classifiche rimangono sempre indietro: la ricchezza dell’assortimento e la piacevolezza dell’ambiente d’acquisto. A conferma che la specializzazione fa il suo dovere. Seguono motivazioni più di servizio, ma sempre in fondo alle classifiche degli altri canali e dunque specifiche della libreria, come i buoni consigli del personale, una chiara presentazione dei libri. Non mancano le promozioni e il risparmio di tempo. Quest’ultimo aspetto è molto soggettivo: per chi cerca un libro specifico, andare a colpo sicuro in libreria è sicuramente un risparmio di tempo rispetto a una ricerca random in un supermercato, dove non c’è (per definizione) personale a cui chiedere e l’offerta è molto parziale.

Libri e canale digitale, marketplace o specializzato?

Le prime 4 motivazioni citate dai clienti per spiegare gli acquisti online sono le stesse sia per il marketplace che per il sito della libreria, anche se in ordine leggermente diverso. Più focalizzati sul prezzo nell’eCommerce della libreria, più su un mix di prezzo e servizio per il marketplace. A guardare anche la parte bassa della classifica delle motivazioni, le due tipologie di negozio sembrano equivalenti agli occhi dei consumatori, che però dichiarano di preferire il marketplace. Viene da chiedersi se non sia una questione di “evidenza del canale” a livello di motori di ricerca, o di efficacia di certi marketplace nel “catturare” i clienti con proposte collaterali. Amazon per esempio è nato come eCommerce di libri e conserva evidentemente ancora popolarità su questa parte dell’offerta, oggi molto più ampia ormai su ogni genere di prodotto.

Dinamiche precedenti l’acquisto

Anche i clienti di libri, un po’ come avviene per altri prodotti non alimentari, si informano sui prezzi prima di tutto dal sito di un’azienda eCommerce. Un catalogo molto ampio che favorisce la comparazione di prezzo, Amazon insegna. Lo stesso libro si trova nuovo proposto dal marketplace, da venditori privati, oppure usato, un bel panorama d’offerta. Al terzo posto nella classifica ci sono i motori di ricerca. I motivi sono analoghi, ma è significativo che i marketplace li abbiamo soppiantati nelle ricerche relative al prezzo.

libri GS1 ItalyL’altro luogo elettivo d’informazione, al secondo posto, è la libreria, l’esposizione nel negozio fisico. Il canale fisico appare dopo Internet con il personale e le vetrine, citate al quinto e sesto posto. Per i libri vale anche il consiglio di amici e parenti, all’ultimo posto la pubblicità, comunque intesa.

La serie di scelte che i consumatori adducono quando viene loro richiesto come si informano sulle caratteristiche dei libri, ricalca quella appena vista per i prezzi. Un mix di online e negozio fisico specializzato, nel quale è evidente la forza dei marketplace, ma anche l’interesse per risposte più mirate e specialistiche di chi è appassionato di lettura. I marketplace pur nella loro grande ricchezza non offrono spesso risposte se non a richieste molto mainstream. Per tutto il resto vince la libreria.

Libri in prospettiva

Un’occhiata al futuro nell’acquisto di libri evidenzia un 51,1% di rispondenti che non cambieranno abitudini, la più alta percentuale tra i 12 comparti non food considerati dall’Osservatorio, cui fa da contraltare il 25,7% che rimanderà alcuni acquisti e il 23,2% che acquisterà meno libri.
Il libro non è un oggetto costoso, se poi acquistato in formato digitale è ancora meno caro.

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OSSERVATORIO NON FOOD DI GS1 ITALY
Dal 2003 l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy offre annualmente uno sguardo trasversale del mondo non alimentare, analizzando consumi, canali di vendita, tendenze, consumatore tipo, tra innovazioni tecnologiche e trasformazioni del mercato, di 13 comparti: abbigliamento e calzature, elettronica di consumo, mobili e arredamento, bricolage, articoli per lo sport, prodotti di profumeria, casalinghi, prodotti di automedicazione, edutainment, prodotti di ottica, tessile casa, cancelleria, giocattoli.

NOTA METODOLOGICA
Nell’edizione 2022 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy è stata realizzata una ricerca che ha coinvolto 1.000 shopper per monitorare le abitudini di acquisto nelle categorie di indagine alla luce dei cambiamenti post-pandemia e lockdown: è stata condotta per GS1 Italy da Metrica Ricerche (gruppo TradeLab), con metodologia CAWI (Computer Assisted Web Interviewing), su un campione di mille cittadini – nella fascia di età tra 18 e 75 anni – del panel web Netquest, tra il 13 e il 19 giugno 2022.

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